In un precedente post avevamo introdotto ArcGIS Pro, la nuova piattaforma GIS di casa ESRI per la gestione di contenuti sia 2D sia 3D. Dallo scorso febbraio è stata rilasciata la versione 1.2 (e di recente la 1.3), con la quale è possibile condividere le scene (mappe 3D) sulle piattaforme cloud ESRI (ArcGIS Online o Portal for ArcGIS), con geometrie tridimensionali. Le scene costituiscono una maniera efficace di rappresentare dei fenomeni reali, in quanto si avvicinano di più all’aspetto della realtà rispetto alle mappe bidimensionali.

realistic_view
Esempio di scena realistica.


Una scena può essere globale o locale. La differenza è sostanziale fra questi due tipi: le scene globali sono da preferire quando si ha la necessità di rappresentare oggetti o fenomeni di larga scala, nel qual caso i dati dovranno avere un sistema di coordinate geografico.

Global view
Scena globale con le rotte aeree e il traccaito di un uragano (da pro.arcgis.com).

Le scene locali invece sono utili per rappresentare dati su un’estensione spaziale limitata, con un sistema di coordinate locale o proiettato.

Local Scene
Scena locale con edifici in un’area di interesse (da pro.arcgis.com).

In ogni caso, il sistema di coordinate scelto deve essere lo stesso per tutti gli strati che si vuole pubblicare, in quanto il visualizzatore di scene online non è in grado di riproiettarli “al volo” (on the fly).

Se si dispone di un ArGIS Server, sarà inoltre possibile (dalla versione 10.3.1 in poi) pubblicare geometrie multipatch assieme alla scena web, direttamente da ArcGIS Pro sul proprio Portal for ArcGIS (incluso nel pacchetto server con licenza Standard e Advanced). A partire dalla versione 10.4 sono supportati come web scene layer anche i punti , ai quali è possibile associare una simbologia di tipo preset (utile se si vuole dare un aspetto realistico a una scena in cui (ad esempio), i punti rappresentano gli alberi in un parco).

Un punto interessante quando si parla di scene 3D è sicuramente quello di poter utilizzare dei propri dati di quota come base su cui “far poggiare” gli oggetti 3D. È possibile pubblicare DEM come servizio immagine in cache (o elevation service), stando attenti a specificare come formato di tile quello denominato “LERC” (Limited Error Raster Compression), introdotto proprio per gestire al meglio la pubblicazione dei servizi di elevazione nelle scene 3D.

La pubblicazione va effettuata da ArcMap (versione 10.3 o superiore) verso un ArcGIS Server Standard (versione 10.3 o superiore). In seguito, si imposta il servizio di elevazione in ArcGIS Pro come Elevation Surface (ground) nelle proprietà della scena e… gli strati informativi importati si adattano alla nuova superficie!

ShareAsWebScene

Non resta dunque che condividere la scena sul Portal for ArcGIS per pubblicare un contenuto 3D totalmente personalizzato. La procedura è molto semplice: basta cliccare su Web Scene nel gruppo Share As nella tab Share e compilare i pochi parametri seguendo le istruzioni che compariranno.

In ultimo, va certamente fatto almeno un cenno al recente rilascio della versione 4 delle ArcGIS API for JavaScript, che consente agli utenti esperti di sviluppare applicazioni con dati 3D, ovviamente attingendo direttamente ai Scene Layer pubblicati su ArcGIS Online o sul Portal for ArcGIS.

One Team è costantemente impegnata nello sviluppo di applicazioni allineate alle ultime tecnologie disponibili e su questo fronte il prodotto One Team Geomaster potrebbe presto abbracciare le nuove API in un ambiente ibrido 2D/3D.

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