ArcGIS Field Maps (la cui versione precedente è conosciuta come Collector) è un’applicazione web e per device Android e iOS che permette di acquisire dati georiferiti, di trovare asset e di condividere informazioni e la propria posizione con l’azienda e l’amministratore, direttamente sul campo e in tempo reale. In questo modo attività come la manutenzione, il rilievo in campo e la condivisione dei dati sono facilitate.
Tramite l’app web, integrata con ArcGIS Online, è possibile configurare ed esplorare le mappe realizzate in ArcGIS e assegnarle per l’uso sul campo, dove verranno usate come base per l’aggiornamento dei dati e la segnalazione delle proprie attività.
Nella versione Beta (Early Access) di Field Maps gli sviluppatori hanno introdotto alcune novità, in modo che gli utenti possano provarle e restituire un feedback prima di renderle definitive.
Cosa sono le Geofence?
Dalla release in Early Access di Maggio 2022, ArcGIS Field Maps Beta consente di utilizzare il Geofencing, per avvisare l’utente sul campo dell’accesso in un’area (ad esempio una zona pericolosa) e per tener traccia del suo percorso all’interno di un determinato perimetro.
Le geofence sono recinzioni virtuali poste attorno a un luogo fisico, alimentate dalla ArcGIS Geotriggers capability. Gli utenti possono definire delle geofence in una mappa (selezionando un Feature Layer poligonale dai Contenuti di ArcGIS Online) all’interno dell’applicazione web di Field Maps. Dopo averle create saranno visibili all’interno delle mappe nella versione mobile dell’applicazione.
Le geofence possono rivelarsi utili per avvisare l’utente e tenere traccia degli ingressi in aree delimitate, in modo da prevenire incidenti nelle aree di cantiere o ad accesso ristretto. Tecnici, operai e ispettori possono essere avvisati di star entrando nell’area e il responsabile dell’ufficio può monitorare i loro movimenti all’interno di quest’area durante le attività di manutenzione.
Geofence in Field Maps
Per poter utilizzare le geofence, pubblicare le mappe e gestire l’organizzazione in ArcGIS Online è necessario un livello di utente Creator di ArcGIS Online. Per l’utilizzo delle app sul campo è necessario un utente con privilegi di modifica: può essere un Creator o un Field Worker (che in futuro verrà denominato Mobile Worker), una tipologia di utente specifica ideata da Esri per il rilevamento in campo.
Il primo passaggio per utilizzare le geofence è crearle lato web app da parte dell’amministratore e inserirle in una mappa resa visibile dagli operatori sul campo. Dopodiché gli operatori possono procedere aprendo la mappa nell’app per smartphone e tablet di Field Maps, attivando la geolocalizzazione del dispositivo e dando il consenso alla condivisione della posizione per un tot di ore o fino alla sua disattivazione.
L’entrata o l’uscita da questi perimetri virtuali è segnalata da una notifica push sul device utilizzato (personalizzabile dall’amministratore) visualizzata a schermo e sonora, sia con app attiva che in background e con device online e offline.
Esistono due tipologie di avvisi che possono essere impostati tramite l’interazione con la geofence:
- Location Alert: viene inviata una notifica push all’utente sul campo determinata dalla sua posizione rilevata dal GPS del telefono, in modo da avvisarlo dell’entrata o dell’uscita da una geofence.
- Location Tracking: viene inviata una notifica che segnala l’avvio o il termine di una sessione di Tracking dei movimenti dell’utente in campo. La geofence può in questo modo essere utilizzata come perimetro nel quale attivare o disattivare la registrazione della posizione dell’utente.
Grazie al Location Tracking l’amministratore può visualizzare in un layer dedicato su ArcGIS Online delle polilinee che evidenziano gli spostamenti effettuati dal field worker. Per utilizzare questa funzione il rilevamento del tracking deve essere abilitato dall’amministratore per l’organizzazione, mentre gli utenti mobili devono disporre di una licenza di tracking della posizione (inclusa nell’utente Field Worker)
Perché un utente possa ricevere questi avvisi è fondamentale autorizzare l’utilizzo delle Location Alert e del Location Tracking all’interno delle mappe dell’app di Field Maps. Nel momento in cui si accede ad una geofence, le notifiche verranno visualizzate.
Esempio operativo: l’utilizzo in campo del geofencing
Nel video sottostante è possibile vedere la notifiche “Location alert” (personalizzate) inviate al momento dell’entrata e dell’uscita dalla geofence. In questo modo l’utente in campo può essere avvisato di un potenziale pericolo entrando in un’area delimitata.
In questo secondo video si possono vedere la notifiche inviate all’operatore per avvisarlo che la sua posizione e il suo tracking saranno registrati dall’applicazione finché si trova all’interno di una geofence.
Per quest’ultima opzione, l’amministratore può visualizzare a posteriori gli spostamenti percorsi dall’utente tramite ArcGIS Online. Nel caso specifico, è stato impostato un Location Tracking con l’opzione di avvio della registrazione della posizione una volta attraversata la Geofence.
Visualizzazione dei risultati da parte dell’amministratore
Attraverso una mappa dedicata su ArcGIS Online l’amministratore può visualizzare i layer “Tracks” e “Tracks Lines” che evidenziano il tragitto compiuto dall’operatore in campo all’interno della geofence. In questo modo l’amministratore può controllare gli spostamenti e valutare quale può essere il tragitto migliore per gli utenti in campo.
Questa novità di Field Maps è integrabile con tutte le altre funzionalità offerte dalle applicazioni di ArcGIS Online per il campo, ad esempio Workforce, Survey123 o Dashboard. La prima è una soluzione mobile che permette di assegnare incarichi sfruttando il vantaggio offerto dalla condivisione della posizione dell’operatore sul campo e permette una migliore coordinazione tra i field-worker e l’amministratore. Quest’ultimo può creare degli incarichi e assegnarli ad uno o più utenti in campo, che riceveranno una notifica volta ad indicare il problema e l’area dell’intervento richiesto.
Gli interventi possono poi essere gestiti attraverso la stessa Field Maps o Survey123, un’app molto semplice e intuitiva per la raccolta dei dati tramite la compilazione di moduli, che permette di creare, condividere e analizzare i rilevamenti attraverso pochi e semplici passaggi. Tutto ciò può poi essere inserito in cruscotti informativi generati con ArcGIS Dashboard.
Puoi approfondire il flusso di interazione tra le varie app di Esri in questo articolo o vedendo questo video.
Altre novità e conclusioni
Un’altra delle novità introdotta in Field Maps è il Linear Referencing, un metodo di misurazione utilizzato in ingegneria e nella gestione di infrastrutture, che permette di definire la posizione di un elemento fisico attraverso il rilevamento della distanza da un punto fisso. Ad esempio, la posizione di un cartello lungo un’autostrada può essere descritta come “1,3km oltre il km 110”. Con l’aggiunta del “Linear Referencing” in ArcGIS Field Maps gli operatori su campo possono individuare e rilevare distanze durante l’ispezione di asset, lungo le strade, le ferrovie o i condotti.
In questo articolo abbiamo visto come utilizzare le Geofence all’interno di Field Maps per migliorare la sicurezza degli operatori sul campo e per monitorare, da parte dell’amministratore, la posizione e gli spostamenti. Puoi trovare altre informazioni nell’articolo del blog di Esri.
Per maggiori informazioni sul mondo Esri contatta lo staff GIS di One Team via mail scrivendo a gis@oneteam.it o chiamaci allo 0247719331.
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