Probabilmente gli utenti più evoluti se ne saranno già accorti, ma effettivamente il passaggio dai classici ODBC ai Database Client per la connessione ai database “Enterprise” è destinato a cambiare il metodo di lavoro di molti: in meglio o in peggio, questo potete dircelo voi inserendo un commento a questo articolo.
Fino alla versione 10 di ArcGIS Desktop, la connessione dei client verso DBMS è stata sempre assicurata mediante la tecnologia Open Database Connectivity (ODBC), ormai nativamente presente in tutti i sistemi operativi Windows, e completata da un driver specifico per poter accedere ad ogni diverso tipo di DBMS.
Dalla versione 10.1 la piattaforma ArcGIS adotta la soluzione dei Database Client: quelli che si possono utilizzare per la connessione ai rispettivi database sono i seguenti:
- IBM Data Server Run-time Client for DB2
- Informix Connect
- Microsoft SQL Server native client
- Netezza ODBC driver*
- Oracle Database Client
- PostgreSQL libpq files
Per questo motivo, se cercate di connettervi ad un vostro database (ad esempio SQL Server o SQL Server Express) dovrete seguire questa procedura:
A questo link potete trovare la documentazione ESRI per approfondire l’argomento sui Database Clients.
In teoria è lo stesso setup di ArcGIS 10.1 che si preoccupa di installare il SQL Server Native Client, ma ATTENZIONE, può capitare che in presenza di vecchie versioni di SQL Server, l’operazione non vada a buon fine.
Per verificare che sia effettivamente installato accedete al Pannello di controllo\Strumenti di amministrazione\ Origine dati (ODBC): in DNS di Sistema fate per aggiungere una nuova origine dati, il sistema vi elencherà i driver disponibili, tra cui dovrebbe risultare un SQL Server Native Client. Se non è installato fatelo manualmente cercando la versione più corretta sul sito Microsoft.
Le ripercussioni più interessanti per gli utenti dei Database Clients riguardano le modalità con cui è possibile aggiungere dati da una connessione database: il nuovo “Query Layer” consente di avere il massimo controllo sui dati che si vogliono collegare, vediamo ora il perchè.
Aggiungere un query layer è molto semplice: navigate nel menu File -> Add Data -> Add Query Layer
La finestra vi consente di scegliere una connessione ad un proprio database e di scegliere un nome per la tabella da importare.
La grande novità sta nel campo “Query”, dove è possibile scrivere in linguaggio SQL la definizione di quella che è di fatto una vera e propria “Vista” su una tabella database. E’ importante sottolineare che in questa textbox è supportata in maniera piena la sintassi SQL del database, pertanto, oltre a poter filtrare i propri dati, l’utente GIS ha facoltà di eseguire Join fra più tabelle, sviluppare relazioni, recuperare i dati che rispettano criteri complessi.
In una parola l’utente GIS è ora in grado di crearsi delle Viste, anche complesse, senza dover necessariamente prevederle “a monte” all’interno del Database.
Ulteriori approfondimenti sulle espressioni SQL che si possono creare in ArcGIS li trovate a questo link.
Gli utenti più nostalgici o che hanno necessità di impiegare le connessioni ODBC per collegarsi a Tabelle e Query di Microsoft Access, possono comunque farlo seguendo questa procedura:
http://resources.arcgis.com/en/help/main/10.1/index.html#//005s00000023000000