Gruppo CAP è il principale gestore del servizio idrico integrato, con quasi 7500 km di rete di acqua potabile e quasi 6500 km di fognatura, nella Città Metropolitana di Milano e nei territori delle province di Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como.

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Nell’ambito del progetto denominato Piano Infrastrutturale degli Acquedotti (P.I.A.) è stato realizzato uno specifico strumento cartografico, che potesse nel contempo fornire una chiave di accesso semplice ad un numero di livelli informativi GIS estremamente vasto.

Il Widget, inserito nel contesto della piattaforma Geomaster di Gruppo CAP, consente di aggiungere in mappa in maniera semplice uno o più layer, pubblicati dai servizi ESRI ArcGIS Server, direttamente dal visualizzatore cartografico.

Una volta aperta la mappa PIA, il widget è precaricato e pronto all’uso: un menu a tendina consente di specificare una tematica tra quelle già configurate e di proseguire nella navigazione scegliendo gli argomenti raggruppati in più livelli, fino alla scelta di un “Layer”; l’attivazione di un pulsante consente all’utente di aggiungerlo in mappa.

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Parlando in termini tecnici, il tutto rispecchia esattamente la struttura e l’organizzazione delle directory REST di ArcGIS Server (eccone un link di esempio da ESRI), secondo questi livelli gerarchici:

  1. Il primo livello corrisponde ad una specifica Cartella di servizi ArcGIS Server.
  2. Il secondo livello è quello dei Servizi contenuti nella cartella (ogni Servizio è la trasposizione web di un progetto MXD).
  3. Il terzo livello e i livelli successivi (potenzialmente infiniti) è costituito dai “Layer” e dai “Group Layer” presenti nel servizio.

Ciò significa che se venisse fatta una nuova pubblicazione su ArcGIS Server, ad esempio pubblicando un nuovo servizio, contenente gruppi e Layers, e il contenuto delle directory di REST fosse così modificata, il widget immediatamente proporrebbe all’utente i nuovi dati nella struttura aggiornata, dinamicamente, senza bisogno di ulteriori interventi.

Questo approccio ha portato ad un duplice vantaggio: per l’utente, che ha la certezza di navigare in contenuti sempre aggiornati rispetto alla loro disponibilità; per chi amministra i Servizi, che non si deve preoccupare di mantenere aggiornate un numero elevato di mappe, ma di una sola.

Molti di questi contenuti sono infatti caratterizzati da un attributo temporale: il metodo per pubblicare queste serie storiche è stato ad esempio quello di differenziare i layer raggruppati per anno, ma pubblicati nello stesso servizio.

Il nuovo strumento ha consentito ai tecnici di Gruppo CAP di esporre rapidamente un’ampio spettro di informazioni del Progetto PIA, in particolare su Geologia, Idrochimica, Bilancio Idrico, Piezometrie, Precipitazioni, Vulnerabilità degli acquiferi e molto altro ancora, per oltre 200 livelli informativi, che altrimenti non sarebbe stato sostenibile pubblicare singolarmente.

La mappa realizzata ad oggi è accessibile solo ad utenti interni a Gruppo CAP autorizzati.

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